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La reputazione on line e i rischi per la ricerca del lavoro

Tempo fa Microsoft ha condotto una ricerca relativa alla reputazione on line e alle sue implicazioni sulla nostra vita privata e professionale.
Sono stati coinvolti più di 1.000 operatori del settore Human Resources e altrettanti lavoratori, scelti in diversi paesi del mondo (USA, Francia, Germania e UK). I risultati sono interessanti, sebbene sia passato del tempo, ancora sono pochi coloro i quali si rendono conto delle conseguenze di quello che scrivono on line. Continua a leggere

Realizzare un sito internet con un HIPPO alle spalle.

realizzare un sito internet con un hippoNon sto parlando del simpatico e goffo animalone della savana. HIPPO è un acronimo e sta per HIghest Paid Person’s Opinion, cioè: opinione della persona più pagata. Di solito si tratta del presidente dell’azienda, dell’amministratore delegato, del titolare, o del vostro capo. Per estensione dell’acronimo, queste persone sono tutte HIPPO. E la loro opinione conta moltissimo. Anche se completamente sbagliata.

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L’affidabilità delle notizie in Rete e la biblioteca di Babele.

Affidabilità notizie in rete

Immagine tratta da www.lingue.uniba.it/plat/

Oggi tutti possono scrivere, pubblicare, diffondere notizie vere o inventate, su blog, social network, siti web. Come distinguere i fatti dalle fantasie è spesso molto difficile. Molti di noi ne sono consapevoli, eppure tendiamo a credere a quello che leggiamo e a divulgarlo con un clic sulle nostre pagine social, rendendo la notizia, ancora più vera, in quanto condivisa da persone di cui ci fidiamo.  Continua a leggere

Fare un blog aziendale fa aumentare i clienti?

Un buon articolo sul blog può aumentare le visite e portare benefici alla vostra azienda.

Fare un blog aziendale convieneCome già detto in vari post precedenti, un sito web e un blog sono diversi tra loro. Il sito web fotografa la vostra azienda e ne presenta i prodotti e i servizi, mentre un blog, per sua natura, consente un continuo aggiornamento e dialogo con un pubblico che si rinnova in base ai singoli argomenti trattati. Un sito web attira dunque un pubblico che sta cercando un prodotto e magari desidera acquistarlo. Il blog si rivolge a chi vorrebbe saperne di più. Continua a leggere

Wikipedia chiude? Ci risiamo.

Tutti i blog, i siti, le case editrici e i giornali sono a rischio.

Il 5 ottobre di un anno fa avevo scritto un post a proposito della minaccia da parte di Wikipedia di chiudere se fosse passata una legge che costringeva l’immediata rettifica di notizie riguardanti qualsiasi persona a seguito della semplice richiesta – non argomentata – da parte della persona in questione.

Il governo in carica era guidato da Berlusconi e subito si parlò di legge liberticida. E lo era.

Ora siamo nel 2012, è passato un anno, e ci risiamo. Il goverdo in carica (Monti) appoggiato dalla maggioranza parlamentare, sta per approvare una legge analoga. Wikipedia protesta di nuovo. E fa bene. Continua a leggere

Twitter: perché Michele Serra ha ragione.

Ovvero: come le risposte su Twitter alla critica di Serra non facciano altro che confermarne le ragioni.

Michele Serra è molto conosciuto. Tra le altre cose tiene una simpatica e per nulla sciocca rubrica su La Repubblica, chiamata l’Amaca. Oggi ha pubblicato un intervento che ha fatto sobbalzare molti degli utilizzatori italiani di Twitter. Prima di commentare – come è giusto che sia – riporto il testo integrale. Continua a leggere

Facebook in azienda: quanto mi costi?

Il costo del personale che utilizza Facebook in orario di lavoro

Una decina di giorni fa il mio amico Andrea Sabattini della Ebc Consulting ha pubblicato un interessante documento sui costi del personale che utilizza Facebook in orario di lavoro.

Facendo un calcolo realistico su varie casistiche di utilizzo (da 15 minuti a 2 ore al giorno) suddivise per tipologia di ruolo all’interno dell’azienda (impiegato, quadro, dirigente) con i relativi costi orari aziendali, arriva ad un risultato tanto ovvio quanto sorprendente. Continua a leggere