Social Media per le Aziende.

Quanti leggono i tuoi post su Facebook? Meno di quelli che pensi.

Engagement post FacebookMolti sono convinti che sia sufficiente pubblicare su Facebook un post ogni tanto perché questo venga letto da tutti i fan della pagina. Non funziona così. La percentuale di coloro che vedranno i vostri post è molto bassa. E questa percentuale si abbassa notevolmente se parliamo di coinvolgimento (Engagement), cioè di interazioni con la notizia.  Continua a leggere

Creare un Social Network oggi: ha senso? Che investimenti comporta?

Almeno 7000 ricerche su Google.it, ogni mese, hanno a che fare con la creazione di nuovi social network.

Alcuni giorni fa ho ricevuto una e-mail da una persona che chiedeva una mia consulenza per un promuovere un nuovo social network. Ne riporto un riassunto, sostituendo il nome originale con quello del nostro amico immaginario Egidio Mastropopoli. Continua a leggere

Twitter: perché Michele Serra ha ragione.

Ovvero: come le risposte su Twitter alla critica di Serra non facciano altro che confermarne le ragioni.

Michele Serra è molto conosciuto. Tra le altre cose tiene una simpatica e per nulla sciocca rubrica su La Repubblica, chiamata l’Amaca. Oggi ha pubblicato un intervento che ha fatto sobbalzare molti degli utilizzatori italiani di Twitter. Prima di commentare – come è giusto che sia – riporto il testo integrale. Continua a leggere

Volunia: il motore di ricerca italiano che può fare la differenza

Volunia è stato presentato ieri alla stampa e ha grandi potenzialità.

Volunia Motore di ricercaMassimo Marchiori è un professore con l’aria della brava persona. Ha vari meriti, ma il primo fra tutti è quello di avere inventato l’algoritmo, cioè il cuore (il “nucleo”) che sta alla base di Google. I creatori di Google non hanno scippato nulla: hanno chiesto a Marchiori se potevano usare il suo algoritmo per fare un po’ di esperimenti e, ottenuto il permesso, lo hanno utilizzato per creare il colosso di Mountain View.

Sono passati 18 anni da quella prima invenzione che – sviluppata da Page e Brin – avrebbe cambiato il mondo, e Massimo Marchiori è pronto per stupirci di nuovo con Volunia. Continua a leggere

Google Plus non durerà. Le rivelazioni di un ingegnere di Google.

Google+ non decolla. Steve Jegge rivela involontariamente i dubbi intorno al progetto. Con critiche feroci.

Queste erano, il 13 settembre, le mie riflessioni sul Social Network di Google, pubblicate in un gruppo dedicato all’argomento.

Io amo Google Plus. E’ bellissimo e sta a Facebook come Apple sta a Microsoft, cioè come un delfino sta ad un capodoglio, come Grace Kelly a Valeria Marini, ecc. Però temo non funzionerà mai quanto Facebook come aggregatore di persone e contenuti. Ormai i nostri contatti sono su Facebook e, mentre quasi tutti visitiamo quotidianamente il Social Network di Zuckerberg, moltissimi neanche conoscono Google Plus.

Anche il fatto che sia comodo perché chi è loggato in Gmail può usare naturalmente Google+ è una caratteristica che è stata sopravvalutata. Sono pronto a scommettere che gli utilizzatori intensivi di Gmail non siano così tanti (conosco moltissimi che si scaricano la posta Gmail su Outlook, dicendo così addio alle comodità del Login unico).

Vedremo cosa succederà quando le aziende potranno avere account simili alle pagine Facebook. Per ora confino Google+ ad un bellissimo gioco per addetti ai lavori.

Oggi si scopre che più o meno le stesse cose le pensano anche all’interno dello stesso Google. Continua a leggere

Siti web aziendali - ha ancora senso spendere?

Siti web aziendali: ha ancora senso spendere?

Quanto costa un sito web aziendale? Soprattutto: quanto vale?

Io mi sento fare questa domanda da ormai 20 anni: quanto costa un sito internet? Devo dire che ho sempre risposto con un “dipende” e un po’ di fastidio. Mi sembrava più la domanda da porre a un venditore di magliette (“quanto costa questa maglietta?”) o di prosciutto (“quanto costa un etto di…?” – be’, avete capito).

Non avendo ambizioni da salumiere (lavoro molto più rispettabile del mio), ho sempre cercato di distinguermi, facendo anche un po’ lo snob: un sito costa quello che deve costare. Costa in base alla figura che volete fare davanti ai vostri clienti e fornitori. Costa molto se lo volete molto bello e funzionale, altrimenti costa poco, ma è inutile. E così via.

I tempi, però, sono molto cambiati. Sinceramente penso che la domanda “Quanto costa un sito web?” ancora non abbia una risposta precisa da dare su due piedi, ma si potrebbe trasformare in un’altra: “Quanto VALE oggi un sito web?“. Continua a leggere