La “coda lunga” (o “long tail”) nelle ricerche.
Il posizionamento nei motori di ricerca ai tempi del mercato (quasi) saturo.
Questo articolo non si rivolge certo agli esperti di posizionamento sui motori di ricerca, per i quali il concetto di coda lunga dovrebbe essere più che assodato.
Mi rivolgo, piuttosto, come cerco di fare sempre, ai miei clienti e a quelle aziende che non leggono abitualmente tutti i blog sull’argomento SEO, ma ai quali potrebbe fare piacere saperne un po’ di più.
Prima di tutto: cosa significa “coda lunga” nell’ambito del posizionamento sui motori di ricerca? L’immagine seguente potrebbe aiutare a comprendere meglio:
La “coda lunga” è rappresentata dalla linea verde ed è composta da moltissime ricerche di frasi formate da quattro o più parole, dunque più probabilmente diverse e poco in concorrenza tra loro. La “testa“, invece, è composta da ricerche meno specifiche. Sono ricerche che, essendo composte da una sola parola (o due) si ripetono spesso, e questo spiega la loro posizione così alta nella frequenza delle ricerche. Le altre, invece, essendo così differenti tra loro, non si ripetono frequentemente, ma, essendo molte di più, formano un numero elevatissimo di ricerche complessive.
Quello che vi chiedo non è un atto di fede, ma di pensare alla vostre ricerche. Cosa fate quando cercate qualcosa su Google che vi interessa? Scrivete una parola sola o cercate di essere più specifici possibile? Nel primo caso raramente troverete al primo colpo quello che cercate; nel secondo caso avrete invece molte più probabilità.
E’ accertato (dati Google) che il 75% delle ricerche è composto da frasi più lunghe di tre parole. Questo, come abbiamo visto, non dovrebbe sorprenderci, quanto piuttosto aiutarci ad invertire il ragionamento.
Se la maggior parte delle persone cercano frasi lunghe, e se è vero che la concorrenza (e quindi i costi) per il buon posizionamento sui motori delle parole singole (la “testa”) è così alta, perché dobbiamo incaponirci su quelle e non andiamo a cercare le frasi che, nel loro complesso, potrebbero darci molta più soddisfazione?
Faccio un esempio:
nel grafico ho appositamente utilizzato le parole che vedete. Voi, desiderando andare in montagna a sciare, cerchereste la parola “albergo” da sola? Ovviamente no. Fareste magari un tentativo con “albergo in montagna”, incontrando centinaia di migliaia di risultati un po’ vaghi. Provereste quindi ad essere più specifici, magari cercando un “albergo economico” in una località specifica. Se avete l’esigenza della piscina, cercherete anche quella.
Ora… se foste un albergo economico in Val Badia, è probabile che ottimizzare le pagine del vostro sito per la parola singola “albergo”, oltre che impossibile, sarebbe anche inutile. Con costi molto inferiori e probabilità di riuscita maggiori (e grazie ad un buon consulente SEO!) potreste invece essere nella prima pagina di Google in corrispondenza di ricerche che hanno una maggiore possibilità di trasformarsi in “conversion”, cioè in clienti, cioè in camere affittate!
Chiaro?
Come al solito, per qualsiasi dubbio o richiesta di consigli o chiarimenti, non esitate a contattare il vostro amichevole Consulente Web Marketing che risponde al nome di Marco Bortolotti.
[…] dunque rintracciare frasi più specifiche (di cui ho parlato nell’articolo sulle ricerche long-tail) che ci permetteranno di pubblicizzare il nostro sito a prezzi più […]