Il web è morto. E adesso?

Il social network marketing in azienda (I)

Prendendo spunto dall’articolo uscito su Wired qualche tempo fa, si arriva a qualche consiglio su come strutturare la comunicazione aziendale attraverso i social media.

L’ormai famoso articolo di Chris Anderson e Michael Wolff su Wired ha suscitato decise polemiche e interessanti discussioni. Prima di contribuire con il mio modesto pensiero, riporto qui quella che per me è la parte più significativa dell’articolo:

Ti svegli e controlli la posta sull’iPad, con un’applicazione.  Mentre fai colazione ti fai un giro su Facebook, su Twitter e sul New York Times, e sono altre tre applicazioni. Mentre vai in ufficio, ascolti un podcast dal tuo smartphone. Un’altra applicazione. Al lavoro, leggi i feed RSS e parli con i tuoi contatti su Skype. Altre applicazioni. Alla fine della giornata, quando sei di nuovo a casa, ascolti musica su Pandora, giochi con la Xbox, guardi un film in streaming su Netflix. Hai passato l’intera giornata su internet, ma non sul web. E non sei il solo.

La conclusione del ragionamento è che il web browser non è più al centro delle nostre attività su internet, e che, al contrario, siamo ormai orientati all’utilizzo di applicazioni semplice da usare, dove la filosofia non è più quella della “ricerca” dei contenuti, ma della ricezione di servizi e informazioni.

E’ sicuramente vero che il sito internet aziendale come lo intendevamo fino a poco tempo fa non ha più alcuna utilità. Sperare che nuovi clienti si innamorino di quello che viene detto su un sito istituzionale e ci contattino diventa sempre più un sogno molto ingenuo. Ed è anche vero che molte applicazioni stanno prendendo il posto del browser nel normale utilizzo del web.

Ma allora cosa fare?
Se il mio sito non serve più a niente, come devo comportarmi? Come posso usare internet per il mio business? Prima di sbattere la testa contro un muro, ecco qualche consiglio per fare qualcosa in più che sopravvivere:

  1. Ricordate che la filosofia della vostra attività deve essere Social Oriented.
  2. Attivate un blog
  3. Attivate una pagina Facebook, un account Twitter, uno LinkedIn, un Videochannel su YouTube
  4. Fate in modo che quello che scrivete sul Blog venga richiamato anche su Facebook, LinkedIn, Twitter
  5. Inserite nel blog i video pubblicati nel vostro Videochannel
  6. Scrivete su Twitter, Facebook e LinkedIn anche cose non direttamente collegate al blog
  7. Non spendete, per il vostro sito istituzionale, più di quanto strettamente necessario per fare un lavoro decoroso (salvo esigenze particolari) e destinate il vostro investimento sul web al Social Media Marketing.

Ne riparleremo con calma. Intanto pensate al vostro budget pubblicitario per il 2011. Volete davvero buttarlo in  una mega-brochure on line, a cui nessuno sarà mai interessato?

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Una replica a “Il web è morto. E adesso?”

  1. […] è una specie di continuazione del discorso iniziato nel post intitolato “Il web è morto. E adesso?“.

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