Come fare un blog aziendale: il target di riferimento.

Come fare un blog, il Target di riferimentoL’utilizzo di un blog è – e deve essere – molto semplice. In particolare, WordPress, la piattaforma che utilizzo anche per questo blog, è realizzata in modo da rendere facile e immediata la pubblicazione di un nuovo articolo. Questo è un grande vantaggio perché permette di concentrarsi sui contenuti anziché doversi preoccupare di questioni tecniche. Occorre comunque spendere un po’ di tempo per organizzare al meglio gli argomenti e pensare alle strategie di comunicazione più adeguate al vostro pubblico di riferimento.

Quando si realizza un blog aziendale bisogna avere ben chiaro il pubblico a cui ci si rivolge.

Proprio il pubblico di riferimento (il target) del vostro blog dovrà essere il vostro primo pensiero. La domanda è tanto semplice quanto troppo spesso ignorata: per chi state realizzando un blog? Faccio un esempio.

Questo blog, ConsulenzeWebMarketing.it, è stato pensato per le aziende. Si rivolge dunque ai titolari e ai responsabili marketing delle ditte che desiderano saperne di più su alcuni argomenti riguardanti il web marketing, su quali siano i vantaggi di una determinata azione dal punto di vista commerciale, su come organizzarsi al meglio per promuovere – direttamente o indirettamente – i prodotti e i servizi dell’azienda stessa.

Quando l’ho pensato, dunque, ho immediatamente scartato tutti gli argomenti troppo complessi, relegando le spiegazioni più tecniche in secondo piano e cercando comunque di trattare i temi più ostici con parole più semplici possibile. E’ una scelta, naturalmente, dettata dal fatto che non mi sto rivolgendo a programmatori o web designer. Questi ultimi saranno probabilmente delusi quando troveranno questi miei articoli e se ne andranno altrove alla ricerca di consigli e istruzioni su installazioni, script e linguaggi di programmazione. Spero invece che i titolari e i responsabili marketing (il mio target) lo trovino invece chiaro e utile.

La stessa cosa dovrete fare voi quando attiverete il vostro blog, o, più probabilmente, lo farete attivare da qualcuno più tecnico di voi: avere in mente il vostro target di riferimento è fondamentale e non farà scappare le persone che vi interessa coinvolgere.

Dopo esservi chiesti “per chi state realizzando un blog”, la domanda successiva e conseguente è: cosa vorrebbe trovare sul mio blog il mio pubblico di riferimento? 

La risposta non è difficile. Solitamente il pubblico di riferimento di un’azienda è il suo potenziale cliente. Voi conoscete il vostro potenziale cliente meglio di chiunque altro. Ne conoscete interessi e abitudini. Vendete a quel pubblico, ogni giorno, i vostri prodotti, parlando con le persone (i responsabili degli uffici acquisti, i compratori, gli utilizzatori…) ed entrando in sintonia con esse. Nessuno può parlare con loro meglio di voi. Nessuno li conosce meglio di voi. Sapete dunque benissimo come coinvolgerli. Sapete di cosa parlare e come parlarne.

Il vostro blog, dunque, non dovrà essere altro che un sistema per continuare a parlare con quelle persone come fate regolarmente. Il vantaggio, ovviamente, è che potrete probabilmente coinvolgere anche persone che non avete mai visto o con le quali non avete mai parlato prima. Il blog sarà dunque lo strumento ideale per comunicare a dei nuovi potenziali clienti quello che comunicate tutti i giorni ai vostri clienti abituali.

Se qualcuno di voi sta leggendo questo articolo e lavora (o possiede) un’azienda, forse leggendo questo articolo – e altri da me scritti sull’argomento – gli sarà venuta voglia di creare un blog aziendale. Non accantonate l’idea. Potrebbe essere la migliore dell’anno.

Spero di esservi stato utile. Chiedete pure consigli e commentate qui sotto.
E se avete già un blog aziendale, fatemi sapere: vi sta dando soddisfazione?

Una replica a “Come fare un blog aziendale: il target di riferimento.”

  1. Studio Decarva ha detto:

    Se si vuole raggiungere il proprio target non è sempre necessario avere un blog. Un blog è come una macchina di grossa cilindrata, poi bisogna mantenerla e questo costa. L’alternativa è quello di inserire delle semplici pagine con contenuti interessati che riguardano il proprio settore d’interesse. Per il resto condivido.

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